Lo zucchero: bramato dal nostro organismo come fonte energetica d’eccellenza e temuti per i loro possibili risvolti negativi sulla bilancia ma soprattutto sulla salute. Avrai letto di tutto a loro favore o discapito, come orientarsi e magari farsi aiutare da un integratore a gestirli in maniera corretta?
- Lo zucchero fa bene?
Lo zucchero fa bene, lo zucchero fa male…Dove sta la verità?
Come sempre nel mezzo, nel senso che gli zuccheri sono la base energetica del metabolismo, e anche nel tuo codice genetico sono impressi gli ordini che ti spingono a cercarlo in qualche forma.
La lingua è il primo laboratorio chimico del corpo e già lì il cervello registra la presenza di zucchero e mette in archivio quel cibo come interessante. Lo sa bene il marketing dell’industria alimentare, che spesso infarcisce di zucchero anche ricette che non lo richiederebbero, solo per attirare l’attenzione delle componenti antiche della nostra programmazione.
E così, in una società dove il cibo è costantemente disponibile e le fonti di zucchero altrettanto, ciò che era una sostanza preziosa come l’oro per il corpo può trasformarsi in un veleno che porta ad aumento di peso, scompenso glicemico, fino a patologie croniche come diabete e sindrome metabolica.
Perciò è necessaria moderazione, occorre che presti attenzione a cosa mangi, quanto è variata l’alimentazione, qual è il rapporto tra zuccheri ed altri componenti della dieta, come li inserisci volontariamente e quante volte al giorno entrano nel tuo campo alimentare in forma mascherata o difficilmente collegabile (pensando alle ricette dei tuoi nonni, supporresti che un pesto o una maionese che acquisti abbiano zucchero?).
- Gli integratori di supporto
Accanto alla consapevolezza, sempre fondamentale, negli anni sono comparsi prodotti di integrazione alimentare che possono aiutare a far funzionare questo metabolismo fondamentale in maniera efficiente, anche se da soli ovviamente non possono vincere contro gli eccessi costanti nei pasti. Integrare è come sempre un supporto, non una bacchetta magica che cancella gli errori o la cattiva volontà.
I prodotti dedicati al controllo degli zuccheri agiscono in maniere differenti, a volte con meccanismi non ancora del tutto chiari, altre volte per semplice sostituzione.
- Le tipologie di integratori per il benessere glicemico
- Integratori per il metabolismo degli zuccheri: sono formulazioni che solitamente contengono cromo ed altri componenti, per facilitare lo svolgimento ottimale di questo metabolismo. Tra le piante studiate c’è la Berberis, che contiene un principio che sembra influenzare la produzione epatica di glucosio.
- Prodotti per ridurre l’assorbimento degli zuccheri: di solito a base di fibre, che rallentano l’assimilazione e riducono il picco glicemico postprandiale. Un meccanismo di riduzione dell’assorbimento è attribuito anche a piante come la Gymnema, che sembra inoltre alteri il sapore di dolce sulla lingua, contribuendo a rendere meno “interessanti” i cibi di questo tipo.
- Integratori che agiscono sul metabolismo dei carboidrati complessi: lo fanno riducendo la demolizione degli stessi in fase digestiva, e quindi riducono la disponibilità di zuccheri assimilabili. Uno di questi è la faseolamina estratta da fagiolo.
- Snack rivisitati: per lavorare sulle componenti alimentari, riducendo l’apporto di zuccheri a parità di abitudini.
- Estratti termogenici, tonici e stimolanti: per lavorare a livello metabolico su un maggior consumo.
- Edulcoranti: non sono proprio integratori alimentari, ma spesso sono contenuti in essi, e aiutano a modificare le caratteristiche di un prodotto.
Mi chiamo Lilia Garnero e sono una Biologa nutrizionista. Ho una formazione Biomolecolare con successivo Master in Nutrizione e Dietetica Applicata ed esperienza di oltre diciotto anni in fitoterapia, integrazione nutraceutica e legislazione alimentare. Ho seguito corsi per nutrizionisti Kousmine, e negli anni mi sono specializzata in particolare in aiuto al benessere intestinale ed al Microbiota. Inoltre sono operatrice shiatsu professionale diplomata ed ora sto seguendo un percorso professionale in Biodinamica Craniosacrale. Ed ancora, pratico da anni meditazione nella tradizione di Thich Nhat Hanh, e cerco di portare la pratica della consapevolezza come strumento ulteriore in NuSh. Un continuo lavoro su di me e sulle mie conoscenze, fino ad essere ideatrice del Metodo NuSh® che integra un percorso scientifico nutrizionale in un ambito di riequilibrio energetico.