Anche se in un periodo storico che sta modificando le nostre abitudini, ci stiamo avvicinando ad un momento dell’anno sempre molto particolare dal punto di vista alimentare: ricco, colorato, gustoso…e quasi sempre grasso.
La presenza di cibi calorici può avere una motivazione in parte climatica, legata al fatto che le basse temperature inducono a cercare “combustili” che diano una buona resa nella nostra caldaia-corpo, anche se ormai, ai giorni nostri, è difficile che ci servano molte calorie aggiuntive per tenere caldo il corpo, ci pensano i riscaldamenti di case, macchine e luoghi di lavoro solitamente.
Ma indulgere in cibi gustosi e sontuosi è anche un piacere sociale, che si sposa perfettamente con il piacere di avere accanto gli affetti più cari in queste occasioni.
Tutti questi fattori, oltre alle abitudini proprie di ogni famiglia, ti influenzano sicuramente nelle scelte di cosa mettere a tavola il giorno di Natale, e, se stai seguendo una dieta per rimanere in forma o per motivi di salute, inizierà ad assalirti forse il timore di non riuscire a conciliare benessere e pranzo del 25.
Potresti saltare questa occasione di eccessi se per te non è così fondamentale. È un’opzione considerabile e forse quest’anno, viste le condizioni particolari, ci stai pensando seriamente.
Valuta solo bene cosa significa per te, se davvero puoi farne a meno: se la rinuncia si trasforma in ulteriore stress può essere ancora meno salutare, quindi proviamo a vedere come trovare qualche via di mezzo senza entrare in vortici autopunitivi.
- Mettiamoci comodi e iniziamo
Se cucini tu: sbizzarrisciti con erbe aromatiche, gioca con i colori e gli accostamenti di sapori. Questo ti permetterà di utilizzare meno olio o condimenti grassi. E poi accompagna piatti tradizionali con ricette gustose di verdure in maniera che gli ospiti possano servirsi di porzioni più piccole dei primi e saziarsi con le seconde, evita un menù troppo lungo per non appesantire la digestione tua e degli altri con troppi assaggi diversi.
Se ti siedi a tavola come ospite a casa altrui: se puoi salta stuzzichini e aperitivo, e cerca di muoverti tra gli antipasti scegliendo solo quelli che veramente sono per te imperdibili e sgravandoli di eccessi di salse. Evita per tutto il pasto l’accompagnamento con pane, grissini e altri prodotti da forno, rimani focalizzato sui piatti in sé.
- Come comportarsi con tutto il cibo in tavola?
Per i primi e secondi puoi scegliere se orientarti solo su un piatto, con porzione intera, o su porzioni ridotte se ce ne sono 2 o 3 diversi (anche qui attenzione a eccessi di salse, sughi…)
Procedendo verso la fine del pranzo, attenzione ai cibi extra: magari un pezzetto di formaggio di un tipo che non assaggi mai te lo puoi concedere, ma se il tuo obiettivo è mangiare anche il dolce, salta con disinvoltura cestini di frutta secca, essiccata o fresca, pezzetti di cioccolato o torroni, ecc.
Dicevamo: il dolce? Sì, in questa occasione puoi permettertelo, senza esagerare come quantità e/o numero e al tempo stesso senza mangiarlo con troppo senso di colpa. Nei giorni successivi, con un minimo di attenzione in più, recupererai facilmente gli eccessi di questa occasione.
Ancora un paio di consigli “liquidi”: non bere troppa acqua durante il pasto, per non peggiorare la digestione, ed evita accuratamente le bibite, anche se con zero zuccheri. Se sei un amante del vino, cerca di assaggiarne solo un sorso in abbinamento ai vari piatti, non superare la quantità complessiva di 1-2 bicchieri di alcolici in tutto il pranzo: terrai sotto controllo le calorie e soprattutto il fegato non avrà un ulteriore carico di lavoro.
Per finire…buon pranzo e buona festa!
Mi chiamo Lilia Garnero e sono una Biologa nutrizionista. Ho una formazione Biomolecolare con successivo Master in Nutrizione e Dietetica Applicata ed esperienza di oltre diciotto anni in fitoterapia, integrazione nutraceutica e legislazione alimentare. Ho seguito corsi per nutrizionisti Kousmine, e negli anni mi sono specializzata in particolare in aiuto al benessere intestinale ed al Microbiota. Inoltre sono operatrice shiatsu professionale diplomata ed ora sto seguendo un percorso professionale in Biodinamica Craniosacrale. Ed ancora, pratico da anni meditazione nella tradizione di Thich Nhat Hanh, e cerco di portare la pratica della consapevolezza come strumento ulteriore in NuSh. Un continuo lavoro su di me e sulle mie conoscenze, fino ad essere ideatrice del Metodo NuSh® che integra un percorso scientifico nutrizionale in un ambito di riequilibrio energetico.