Prendersi cura di sé non è un binario a senso unico. Ognuno pondera le proprie scelte e si muove in direzioni diverse. L’obiettivo finale è sempre la cura del benessere, il traguardo da raggiungere è quello di stare bene. L’omeopatia e la fitoterapia sono scelte alternative, per motivi e aspetti differenti. In questo articolo ti spieghiamo caratteristiche, applicazioni e limiti.
- Omeopatia: definizione e applicazioni
Quando parliamo di Omeopatia ci riferiamo a una delle così dette “medicine non convenzionali” o alternative.
Facciamo un passo indietro e spostiamoci nel XIX secolo. Christian Friedrich Samuel Hahnemann era un medico tedesco, profondo conoscitore della botanica e della natura nei suoi aspetti più ampi. Durante i suoi studi si appassionò alla traduzione di testi medici e un giorno gli capitò tra le mani il Materia Medica di Cullen.
Qui aggiungiamo una piccola precisazione. Il tempo di Hahnemann era il tempo della malaria, malattia che veniva trattata con l’estratto di corteccia di china.
Questa stessa parola, china, fu trovata da Hahnemann nella Materia Medica: parlava di un’intossicazione causata proprio dalla sua assunzione. I sintomi erano molto simili a quella della malaria. Il medico testò la veridicità di questa informazione su sé stesso e su suoi collaboratori. Tutti avvertirono i sintomi di uno stato febbrile, lo stesso stato che veniva curato proprio dalla corteccia di china.
In questo momento nasce l’Omeopatia, una medicina alternativa basata sulla Legge di Similitudine: la sostanza che è in grado di provocare sintomi su una persona sana è anche in grado di curare gli stessi sintomi su un soggetto malato.
Prima di andare avanti, adesso che abbiamo chiarito il principio fondatore dell’Omeopatia, è opportuno sottolineare che questa medicina alternativa non ha validità scientifiche. Gli studi e le applicazioni si evolvono giorno dopo giorno, ma, ad oggi, non possiamo considerarla una scienza esatta.
La scelta opportuna sarebbe quella di affiancarla alla medicina tradizionale, soprattutto quando sono in ballo patologie di una certa rilevanza.
- I rimedi omeopatici
Gli strumenti attraverso cui la medicina omeopatica opera sono detti, per l’appunto, rimedi omeopatici. E provengono dal mondo animale, vegetale e minerale.
Vengono realizzati seguendo principalmente due fasi: la diluizione e la dinamizzazione. Funziona così: viene presa la pianta o la sostanza minerale o di origine animale, viene elaborata e diluita, nella maggioranza dei casi, in una soluzione idroalcolica (acqua depurata + alcool etilico) fino a ridurre la sostanza attiva a diluizioni decimali o centesimali. Poi scuote e si percuote energicamente la provetta ad ogni diluizione (fase di dinamizzazione, per l’appunto).
Bene. Che cosa viene fuori? Un principio diluito in una soluzione. Tutto qui. Può assumere varie forme: pillole, polveri, liquidi.
Altra piccola precisazione. L’OMS ci dice che è bene non usare i rimedi omeopatici per trattare le malattie più gravi (HIV, tubercolosi, o semplicemente un’influenza soprattutto quando si parla di bambini).
Questo perché la validità delle cure omeopatiche non è stata dimostrata e il nostro sistema immunitario, la nostra salute, il nostro corpo è più al sicuro in risposta ai metodi scientificamente validi. Quando affrontiamo un problema medico importante, è sicuramente consigliata la strada della medicina tradizionale.
Ma esattamente, le persone quando si affidano all’omeopatia? Secondo un’indagine DOXA (la più importante azienda italiana di ricerche di mercato) le applicazioni riguardano queste patologie:
Infezioni respiratorie recidivanti 29%
Ansia, insonnia, depressione 18%
Disturbi gastrointestinali 18%
Dolori ossei e muscolari 12%
Allergie 11%
Malattie dermatologiche 8%
Problemi circolatori 8%
Problemi ginecologici 8%
Per dimagrire 5%
Come ricostituente 6%
Come antinfiammatorio 5%
Per altri disturbi e problemi 13%
Dolori non specificati 3%
- La Fitoterapia: qual è la differenza con l’Omeopatia?
Per fitoterapia intendiamo quella pratica medica che utilizza le piante e i suoi estratti per il trattamento delle malattie.
Da qui, i medicinali fitoterapici sono tutti quei medicinali il cui principio attivo è una sostanza vegetale. Questi medicinali sono stati ufficialmente approvati dall’AIFA che ne ha verificato la loro qualità, efficacia e sicurezza, e sono venduti esclusivamente nelle farmacie, alcuni dietro presentazione di ricetta medica ed altri come medicinali senza obbligo di prescrizione o medicinali da banco.
Ecco la più grande differenza tra Omeopatia e Fitoterapia: la fitoterapia è una branca terapeutica riconosciuta dall’OMS.
Infatti, la fitoterapia usa un sistema diagnostico simile a quello della medicina tradizionale, lo fa però scegliendo esclusivamente i propri principi nel mondo vegetale. La pianta prima di venir utilizzata a scopo terapeutico, viene sottoposta ad una serie di lavorazioni al fine di estrarne le sostanze attive. I preparati vegetali ottenuti da questi processi possono essere utilizzati sotto forme farmaceutiche come erbe (tisane), polveri, capsule, sciroppi, succhi, olii essenziali, emulsionanti, o estratti.
L’OMS, insieme alla Società Italiana di Fitoterapia di Siena, ha stilato una monografia delle piante medicinali. Puoi trovarla qui.
La medicina non convenzionale o alternativa è una strada largamente intrapresa e con un impatto enorme a livello mondiale. A scegliere per il tuo benessere sei tu, sei l’unico a poter decidere come prenderti cura di te. Ti consigliamo tuttavia di rivolgerti sempre a un professionista e di iniziare trattamenti omeopatici o fitoterapici sotto l’osservazione di un esperto.