Ne facciamo uso per il nostro benessere, li scegliamo con cura e li accostiamo alla nostra dieta quotidiana: gli integratori. In questo articolo la biologa nutrizionista Lilia Garnero ci chiarisce alcuni aspetti e ci spiega la loro relazione con il microbiota.
- INDICE
- Prebiotici
Man mano che aumentano le conoscenze sul microbiota si moltiplicano anche le scoperte su alimenti, estratti vegetali, o singole molecole che lo nutrono direttamente o che aiutano a creare migliori condizioni di ambiente intestinale per la sua crescita.
Per molti integratori che in passato erano già impiegati, si trovano oggi nuove applicazioni favorevoli ai nostri microrganismi benefici.
Basti pensare al solo mondo delle fibre, che fino a pochi anni fa erano considerate come aiuti meccanici al transito intestinale contro la stipsi. Oggi sono entrate a far parte di una categoria di integratori dedicata: i prebiotici (pre bios, ciò che sta prima della vita).
La FAO ha definito Prebiotici “sostanze non digeribili che producono un effetto fisiologico benefico sull’ospite, stimolando in maniera selettiva la crescita o l’attività di un numero limitato di batteri indigeni benefici”.
Fanno parte di questo gruppo i FOS (fruttooligosaccaridi), l’inulina e il lattulosio (già usato in ospedale spesso come medicinale contro la stipsi).
- Probiotici
Ma gli stessi microrganismi sono ora considerati anche possibili ingredienti di integratori alimentari, ed in questo caso si parla di Probiotici (pro bios, favorevole alla vita).
La definizione ufficiale è “organismi vivi che, somministrati in quantità adeguata, apportano un beneficio alla salute dell’ospite” (FAO/WHO 2001).
Ossia batteri che possono arrivare nell’intestino dopo essere stati ingeriti, e colonizzare temporaneamente, dando man forte alle popolazioni stanziali buone.
Attualmente, per quanto riguarda questo tipo di integratori, nei prodotti in commercio si possono trovare Lattobacilli, Bifidobatteri, Enterococchi e Lieviti, inseriti in forma di capsule/compresse/bustine o in prodotti alimentari di normale consumo (Yogurt, ecc)
In qualche caso sulle confezioni di alcuni integratori si trova invece la definizione Simbiotici.
Si tratta di prodotti con formula più ampia, che contengono insieme Probiotici ed il loro substrato di crescita, ossia un Prebiotico.
E pian piano il quadro si riempie di sempre nuovi protagonisti, che lavorando direttamente sulla crescita batterica o sul benessere della mucosa intestinale, favoriscono un ambiente selettivo per i batteri benefici e una migliore protezione contro l’attacco di patogeni.
Ginseng, curcuma, lattoferrina, berberina sono soggetti di nuovi studi, da cui stanno emergendo loro possibili attività aggiuntive in questo mondo, oltre a quelle tradizionali.
Articolo a cura di Lilia Garnero, biologa nutrizionista.
mi presento...
Mi chiamo Lilia Garnero e sono una Biologa nutrizionista. Ho una formazione Biomolecolare con successivo Master in Nutrizione e Dietetica Applicata ed esperienza di oltre diciotto anni in fitoterapia, integrazione nutraceutica e legislazione alimentare. Ho seguito corsi per nutrizionisti Kousmine, e negli anni mi sono specializzata in particolare in aiuto al benessere intestinale ed al Microbiota. Inoltre sono operatrice shiatsu professionale diplomata ed ora sto seguendo un percorso professionale in Biodinamica Craniosacrale. Ed ancora, pratico da anni meditazione nella tradizione di Thich Nhat Hanh, e cerco di portare la pratica della consapevolezza come strumento ulteriore in NuSh. Un continuo lavoro su di me e sulle mie conoscenze, fino ad essere ideatrice del Metodo NuSh® che integra un percorso scientifico nutrizionale in un ambito di riequilibrio energetico.