Ne sentiamo parlare continuamente, ci siamo trovati a misurarla varie volte a noi stessi e ai nostri cari, ma continuiamo a sapere poco sulla pressione arteriosa e sui rischi che può comportare l’avere valori troppo alti o eccessivamente bassi.
Partiamo dalle basi: ogni volta che il cuore batte, pompa il sangue nei vasi sanguigni. Quindi, il sangue è veicolato dal cuore in tutto il corpo attraverso vene, arterie e capillari. Bene, fin qui ci siamo.
Quando il sangue scorre, preme contro le pareti dei vasi sanguigni. Questa è la pressione sanguigna. Se questa pressione aumenta in maniera persistente e diventa troppo elevata, allora c’è un caso di ipertensione. Ovviamente, più alta e la pressione, più alto è il lavoro per il cuore.
Qui arrivano i mal di testa, capogiri, dolori al petto.
Al contrario, l’ipotensione si presenta quando il sangue che preme contro le pareti lo fa con una pressione troppo bassa e quindi non abbastanza forte per ossigenare bene tutto il corpo.
Cosa succede in questo caso? Confusione, visione offuscata, svenimenti. Insomma, tutte cose poco piacevoli, siamo d’accordo.
Approfondiamo insieme il tutto e cerchiamo di capire nel dettaglio quali sono i rischi e quali sono le precauzioni da prendere.
Ipertensione e ipotensione: quali sono i rischi?
L’ipertensione arteriosa riguarda quelle persone che hanno valori uguali o superiori a 140/90 mmHg, ma questo non vale in assoluto per tutti; a seconda delle categorie e delle fasce anagrafiche in cui rientrano i soggetti cambiano i valori per definire ipertesa una persona.
Un uomo o una donna di sessant’anni non devono rientrare nel valore succitato, ma in un valore più alto che oscilla tra i 150/160 su 90 mmHg, a meno che questi non soffrano di diabete o di insufficienza renale, in questo caso i valori pressori devono essere mantenuti al di sotto.
Per ottenere questo risultato è necessario seguire una dieta equilibrata e iposodica (con poco sale), oltre a un’attività fisica costante.
L’ipotensione arteriosa, d’altro canto, riguarda tutti quei soggetti la cui minima scende al di sotto dei 90/60 mmHg. I fattori che possono indurre questa problematica possono derivare da una questione genetica, da un surplus di attività fisica, o anche dallo stato di gravidanza.
Come abbassare la pressione se hai i valori troppo alti
Se soffri di valori pressori eccessivamente alti è necessario aumentare il quantitativo di potassio, mediante frutta e verdura, per combattere e ripulire i reni dal sale; inoltre la verdura a foglia verde come broccoli, lattuga, rucola, spinaci, ma anche la frutta secca e cereali integrali, sono alimenti ricchi di magnesio, importante per rilassare i vasi.
Oltre a ciò è di capitale importanza la riduzione del sale e dei grassi saturi. Il sale infatti a causa del sodio è una delle causa principali dell’ipertensione.
Altro punto importante per abbassare la pressione è sicuramente la costanza nell’allenamento fisico, ma se proprio non puoi causa impegni lavorativi e familiari, dedica almeno 30 minuti al giorno per camminare, questo ti aiuterà ad abbassare i valori alti della pressione.
Come alzare la pressione se soffri di valori troppo bassi
Nel caso dovessi soffrire di valori troppo bassi, così come nel caso opposto, è possibile riequilibrare i valori pressori attraverso una serie di alimenti da integrare e altri da evitare.
Se soffri di pressione bassa infatti dovresti ridurre il consumo di alcool e di bevande a effetto diuretico; la caffeina, invece, a piccole dosi favorisce l’aumento della pressione sanguigna attraverso un’azione vasocostrittrice.
Rimedi naturali utili per scoraggiare l’abbassamento eccessivo della pressione si riscontrano nelle piante di Ginseng ed eleuterococco, che aumentano in maniera non specifica il tono e le difese dell’organismo (barriere naturali e difese immunitarie innate).
Tuttavia il rimedio naturale consigliato in assoluto è da ritenersi la liquirizia, grazie al principio attivo della glicirizzina che favorisce la ritenzione di sodio, e al suo apporto di sali minerali e vitamine, indispensabili per chi soffre di ipotensione.