Uno studio interamente italiano ha messo in evidenza i benefici della rucola contro la pressione alta e le malattie cardiovascolari. Un orgoglio toscano, nato da un team dell’Università di Pisa.
Le implicazioni e i futuri sviluppi potranno essere un valido aiuto se soffri di ipertensione e problemi cardiovascolari. Vediamo più nel dettaglio di cosa si tratta.
Descrizione, proprietà, benefici della rucola
Iniziamo dall’aspetto più evidente. Ci sono due tipi di rucola: uno selvatico, spontaneo e uno di coltivazione.
Le caratteristiche sono diverse in sapore e aspetto, un po’ due anime opposte: una più dura, un po’ più spigolosa, l’altra delicata e gentile. La rucola selvatica infatti è molto più forte di sapore, con foglie allungate e frastagliate, la rucola di coltivazione ha invece un gusto più dolce e all’aspetto si presenta con fiori biancastri.
Due elementi opposti di una stessa radice, insomma. In ogni caso, c’è un aspetto molto più importante che accomuna entrambe: l’importanza per il nostro organismo grazie alle notevoli proprietà benefiche.
Considerando la bassissima quantità di grassi (appena mezzo grammo in 100 di rucola) è adatta per tenere sotto controllo il peso corporeo.
Contiene ferro e vitamina C che si aiutano a vicenda per l’assorbimento nell’organismo: una combo vincente, ecco.
La rucola contiene anche betacatorene, utile per le sue proprietà antiossidanti. Fornisce l’apporto di minerali, potassio, magnesio e soprattutto calcio e vitamina K.
Di qualità ce ne sono molte, una scoperta ulteriore – e siamo super orgogliosi che sia italiana – è la sua efficacia contro l’ipertensione.
Lo studio italiano. Scoperte le proprietà della rucola contro l’ipertensione
La scoperta arriva da un team di farmacologi dell’università di Pisa, guidato dal professore Vincenzo Calderone in collaborazione con le università di Firenze, “Federico II” di Napoli e il “Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia” (CREA) di Bologna.
Lo studio parte da un’osservazione: nell’ortaggio è presente l’isotloclanato Erucina, un principio attivo che la pianta produce per difendersi.
La spiegazione circa il ruolo di questo principio attivo nella lotta contro l’ipertensione ci viene data dalla ricercatrice Alma Martelli:
“Le foglie di rucola tagliate o masticate fanno sì che i glucosinolati e l’enzima mirosinasi entrino in contatto generando l’isotiocianato Erucina, che per l’uomo è un principio attivo naturale in grado di rilassare la muscolatura dei vasi e di abbassare la pressione arteriosa attraverso il rilascio di un gastrasmettitore, il solfuro d’idrogeno”.
La scoperta è stata pubblicata sul British Journal of Pharmacology ed è di grande rilievo se consideriamo gli eventuali sviluppi futuri e le implicazioni di cui è portatrice. Le proprietà vasorilassanti e antipertensive che questo studio ha messo in luce potrebbero portare alla realizzazione di specifici integratori da assumere in caso di problemi cardiovascolari. Si tratterebbe per l’appunto di estrarre questo principio attivo nella sua forma più pura.
Anche in questo caso è evidente come un elemento naturale possa essere d’aiuto in caso di disturbi e questioni riguardante la salute dell’uomo. È ormai una conferma il fatto che l’alimentazione sia una grande alleata per il nostro benessere e sempre più studi e ricerche scientifiche ne sottolineano l’importanza.
Questa volta è un orgoglio poter dire che sia stata proprio una ricerca italiana a mettere in luce nuove proprietà benefiche di un elemento così comune sulle nostre tavole.
Non ci resta che aspettare ulteriori sviluppi e vedere dove porterà la ricerca.
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