Senza di loro l’ambiente andrebbe in rovina, sono fondamentali per la nostra sopravvivenza e svolgono instancabilmente il loro lavoro. Le api sono probabilmente gli animali più efficienti e importanti del pianeta. In questo articolo ti spieghiamo il perché e sveliamo un paio di curiosità.
- Il fondamentale lavoro delle api
Immagina una macchina enorme in continuo movimento, composta da tanti piccoli ingranaggi tutti fondamentali per il risultato finale. Ecco. Le api formano delle vere e proprie “colonie”, dei “super organismi” in cui le api operaie svolgono le funzioni di manutenzione e nutrimento, mentre la regina e i fuchi (i maschi delle api) si occupano della riproduzione. Ogni alveare è un regno a sé stante, completamente autosufficiente e dotato di un’organizzazione sorprendente.
Le api impollinano circa il 70% di tutte le piante del mondo. Ed è proprio attraverso l’impollinazione che le api contribuiscono a mantenere viva la biodiversità, ovvero la varietà delle specie vegetali in un territorio.
Le diverse produzioni agricole esistono proprio grazie alla biodiversità. Cosa significa questo? Semplice. Se le api smettessero di fare il proprio lavoro, tantissime coltivazioni smetterebbero di esistere.
Qui si attiva un campanello di allarme: purtroppo il numero delle api è in declino. Non parliamo ancora di estinzione, ma la loro diminuzione è piuttosto evidente. I motivi sono vari. Innanzitutto, la perdita dell’habitat, dovuta alla degradazione degli ecosistemi o la loro totale distruzione a favore di agricolture industriali e intensive. Anche l’inquinamento dovuto da sostanze chimiche e pesticidi sta giocando il suo ruolo decisivo, così come i cambiamenti climatici che le sottopongono a forte stress e disorientamento.
Difendere questi insetti impollinatori significa difendere noi stessi. Pensare a un mondo senza api significa immaginarsi un po’ una distopia. L’obiettivo? Non arrivare a tanto, lavorare affinché il rispetto e la cura per il mondo che ci circonda restino pilastri essenziali della nostra vita.
- Un po’ di curiosità sulle api
- Il triste destino dei fuchi
I maschi delle api non hanno vita semplice. Spesso restano uccisi dall’atto dell’accoppiamento. Se ciò non avviene, ci pensano le api operaie ad allontanarli dall’alveare. Perché? Riprendiamo un attimo il concetto del “super-organismo”. Tutto deve funzionare affinché questo meccanismo resti in vita. Dopo l’accoppiamento, i fuchi non sono più indispensabili. Vengono visti come un peso per la colonia. Vengono quindi “sacrificati” per la sopravvivenza. Insomma, se non sei più utile devi sparire…un comportamento un po’ crudele, ma essenziale!
- Lavoratrici instancabili
Una singola ape può visitare fino a 100 fiori al giorno. Possono percorrere fino a 5km lontano dall’alveare, ricordando la rotta da seguire e orientandosi perfettamente nonostante le lunghe distanze.
- Una vista incredibile
Oltre ad essere insetti instancabili, le api sono anche estremamente intelligenti. Riescono a riconoscere forme e paesaggi. Sono infatti dotate di una memoria fotografica che permette perfino di riconoscere un volto umano! Hai presente quando un’ape ti ronza intorno e sei convito che ce l’abbia con te? Beh, forse c’è un fondo di verità!
- La regina
L’ape regina, a differenza delle api operaie è fertile e si occupa della riproduzione della specie. Inoltre, ha una vita più lunga, fino a sei anni. Il resto delle api, invece, ha un’aspettativa di vita intorno ai quattro mesi.
- L’orientamento
Dopo una giornata trascorsa a impollinare, come torna a casa un’ape operaia? Lo fa attraverso l’olfatto. Sì, perché ogni sciame emette un proprio “odore” estremamente riconoscibile. Un modo molto particolare per ritrovare la strada di casa!
- Qualcuno vuole fare una pausa?
Ecco, le api non sanno cosa significhi riposare. Infatti, non dormono mai. Possono fermarsi per un massimo di 60 secondi, ma in effetti non entrano mai in uno stato prolungato di riposo…che vita faticosa!