Quando arriva il momento della spesa spesso il dilemma è se scegliere prodotti provenienti da coltivazione biologica oppure fidarci dell’istinto, dell’etichetta, del nostro occhio. Negli ultimi anni pare che sempre più consumatori preferiscano fidarsi del bio. Ma cosa sappiamo della coltivazione biologica e quanto siamo certi di poterci fidare del cibo che acquistiamo? Scopriamolo insieme.
- Cosa intendiamo quando parliamo di biologico
Iniziamo affermando che il biologico fa bene all’ambiente: si tratta di un modello di agricoltura che limita le emissioni di gas serra e favorisce la fissazione del carbonio nel terreno. È quindi da considerare come uno strumento per ridurre il riscaldamento globale.
Oltre alla consapevolezza di acquistare un prodotto sostenibile per l’ambiente c’è poi la coscienza di consumare un prodotto sano, privo di sostanze nocive per l’uomo.
Un prodotto è considerato biologico solo se si tratta di un prodotto agricolo o alimentare proveniente da agricoltura biologica e concretamente soddisfa i requisiti della legislazione europea, in particolare:
- Nessun uso di pesticidi, fertilizzanti, diserbanti, né OGM
- Rispetto del benessere degli animali (trasporto, condizioni di riproduzione, macellazione)
- Per i prodotti trasformati, almeno il 95% degli ingredienti devono provenire da agricoltura biologica
Nel dettaglio, i prodotti che possono essere interessati dalla certificazione biologica sono:
- Prodotti agricoli non trasformati (ad esempio: cereali, verdure, frutta, latte, uova)
- Prodotti agricoli trasformati destinati al consumo umano (ad esempio: pane, formaggi, piatti pronti)
- Alimenti per animali (ad esempio: farina di soia)
- Semi e materiale riproduttivo vegetativo.
- La certificazione bio
Solo gli alimenti che rispettano questi paletti possono ottenere il bollino Bio ed essere venduti come tali.
La certificazione biologica, infatti, è regolamentata da leggi italiane ed europee. In merito a questo l’Unione Europea ha sancito il Regolamento 834/07, il quale ha definito in modo più preciso in che cosa consistono i metodi di produzione biologici e reso obbligatoria la certificazione dei prodotti presso uno degli organismi di controllo privati.
In Italia ci sono 17 organismi di controllo autorizzati dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari che, attraverso ispezioni, sia preventive che successive, certificano il rispetto delle previsioni di legge e l’effettiva composizione del prodotto anche in caso di presenza di più ingredienti. Ma noi che ci troviamo di fronte a molti prodotti con la dicitura “biologico”, come sappiamo che possiamo fidarci?
- Le etichette degli alimenti
Per distinguere un prodotto convenzionale da uno biologico, è necessario che nell’etichetta siano riportate queste caratteristiche:
- Logo comunitario: la foglia su campo verde con 12 stelline. La presenza del logo europeo significa che quel prodotto è riconosciuto e certificato come biologico dalla Comunità Europea ed a comprovarlo c’è il codice identificativo rilasciato dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali (Mi.P.A.A.F.) all’ente di certificazione e l’indicazione dell’origine delle materie prime agricole.
- Codice dell’operatore: ossia il codice numerico identificativo dell’operatore che ha compiuto la preparazione dell’alimento biologico, conferito dall’organismo di controllo di riferimento
- IT: codice ISO internazionale che identifica il paese di produzione del prodotto;
- BIO: questa dicitura vale per l’Italia. EKO, ECO, ORG per altri paesi;
- Se un prodotto è costituito di ingredienti coltivati esclusivamente in Italia, la dicitura AGRICOLTURA UE può essere sostituita dal nome del paese che nel nostro caso è ITALIA.
- Biologico vuol dire sano?
Il biologico è un sistema di produzione che garantisce la salvaguardia delle biodiversità locali, più valore nutrizionale, minori residui di pesticidi e metalli pesanti, minore consumo di acqua, minore ricorso all’energia fossile, riduzione dei gas serra, salvaguardia dell’ambiente e degli ecosistemi, maggiori controlli sui prodotti dalla coltivazione fino al confezionamento e alla vendita.
Tutto questo non crea necessariamente un sillogismo con il concetto di alimentazione sana. Sicuramente il cibo biologico è un ottimo punto di partenza, ma il passo successivo siamo sempre noi in prima persona a compierlo: e consiste nel decidere ogni giorno consapevolmente cosa, come e quanto cibo consumare.