Una tazza di tisana fumante alla sera, una coperta di lana e l’inverno è servito! Foglie di eucalipto e timo, zenzero e limone, finocchio, melissa, malva o semplice camomilla: ne abbiamo una per ogni evenienza. Oltre ad avere tanti benefici e a scaldarci, alcune miscele di erbe aiutano a depurare l’organismo, altre invece aiutano a combattere il raffreddore, l’insonnia, il mal di gola o la cattiva digestione. Queste miscele possono però avere anche qualche effetto collaterale e qui vi spieghiamo quali.
- Ad ogni miscela il suo beneficio
Le tisane sono degli ottimi rimedi naturali che sfruttano le proprietà benefiche delle piante per contrastare i piccoli disturbi nella vita di tutti i giorni. Inoltre rappresentano un vero momento di piacere che dedichiamo al nostro benessere!
Non è immediato pensare a effetti collaterali o controindicazioni legati alle tisane! Ed è vero perché sono bevande composte d’acqua quindi utili reidratarci, e possiamo consumarle quando vogliamo durante la giornata, anche di sera prima di andare a letto, poiché non contengono caffeina.
Di solito scegliamo la tisana con la miscela di piante a seconda delle proprietà che ci interessa ottenere. In base al beneficio, le più comuni sono:
Tisane depurative e disintossicanti: come per esempio quelle al cardo mariano rigenerano il corpo e liberano dalle sostanze nocive;
Tisane drenanti: sfruttano le proprietà della betulla e della gramigna contro il gonfiore delle gambe e la ritenzione idrica;
Tisane dimagranti: aiutano a frenare la fame accelerando il metabolismo, consigliate nelle diete;
Tisane lassative: contro i problemi del tratto intestinale utilizzano aloe, rabarbaro o anice;
Tisane diuretiche: malva e erica facilitano la diuresi e depurano;
Tisane digestive: finocchio, liquirizia e ribes aiutano quando abbiamo difficoltà a digerire;
Tisane rilassanti: camomilla, tiglio e passiflora sono indicate contro lo stress e l’insonnia;
Tisane espettoranti: sambuco, eucalipto e salvia hanno potere decongestionante per le malattie delle vie respiratorie;
Tisane energetiche: ginseng, guaranà e ginkgo migliorano le capacità cognitive e danno forza e vigore.
- Naturale = salutare?
Va sottolineato che il consumo di tisane rientra in generale nella tendenza, che abbiamo negli ultimi tempi, a preferire la naturalità dei cibi e delle bevande che portiamo a tavola.
Agricoltura biologica o biodinamica, ingredienti naturali, alimenti non geneticamente modificati: sembra la strada giusta da seguire per rispettare noi stessi e l’ambiente.
Ma non tutto quello che è naturale è per forza salutare! In alcuni casi gli alimenti naturali portano dei benefici al nostro organismo, in altri casi possono addirittura risultare dannosi, e quindi anche le tisane possono avere degli effetti collaterali!
- La regola della tisana: non esagerare!
C’è chi acquista gli infusi in bustine al supermercato o nei negozi alimentari e c’è chi prepara le tisane in casa con le miscele di erbe prese in erboristeria. Sono preferenze, in questo caso non c’è una regola da seguire, esistono solo delle piccole differenze!
Per quanto riguarda le tisane vendute al dettaglio, sono considerate per la maggior parte sicure: possiamo quindi consumarne tranquillamente anche più tazze al giorno.
Soprattutto per le tisane fatte in casa invece, c’è da prestare attenzione alle grosse quantità di principio attivo presente nelle erbe. È infatti importantissimo richiedere ad un professionista tutte le informazioni dettagliate sulla quantità di acqua e di erbe da utilizzare nella preparazione, e anche le giuste dosi da assumere.
Questo perché alcune erbe se consumate in eccesso possono avere delle controindicazioni: ad esempio le tisane lassative con rabarbaro o aloe possono ridurre l’assorbimento di sostanze nutritive quali vitamine e minerali, oppure il ginkgo può interferire con l’assorbimento di alcuni medicinali in caso di cura farmacologica.
È poi sconsigliato consumare tisane in caso di gravidanza oppure di allattamento, poiché alcune erbe hanno proprietà abortive. In questi casi e anche per l’assunzione di tisane da parte dei bambini è sempre indicato rivolgersi prima ad un medico o al pediatra.