Dopo i mesi trascorsi chiusi in casa, quest’anno abbiamo più voglia di vacanze. Stare all’aria aperta, raggiungere luoghi dove respirare liberi e posti non troppo affollati. La necessità di tranquillità e sicurezza si sposa bene con l’idea della vacanza green. È forse il caso di fermarsi a ripensare il concetto di vacanza prestando un occhio di riguardo all’ambiente e alla sostenibilità? Ragioniamoci insieme!
- La vittoria del turismo slow
Quest’anno molti di noi hanno optato per una vacanza green: mete vicine e meno conosciute, grandi spazi aperti, brevi weekend immersi nella natura, cibo e produzioni locali. Certamente il periodo di emergenza da Covid-19 ha acceso i riflettori sulle tematiche ambientali e, in generale, sull’inquinamento, portandoci a compiere delle scelte mirate, anche riguardo le vacanze.
Abbiamo iniziato a valutare luoghi meno affollati, prediligere i posti immersi nella natura per una vacanza in maggiore sicurezza. Abbiamo rivolto la nostra attenzione verso i piccoli borghi, la montagna e i parchi, verso il trekking e le escursioni: insomma verso le esperienze.
Perché per ecoturismo intendiamo un vero e proprio stile di vita slow, un tipo di vacanza dove conta ciò che viviamo, la consapevolezza che acquisiamo, immersi in un’esperienza di cui riusciamo a godere, lentamente, ogni parte.
I dati confermano questa tendenza. Infatti, secondo il Touring Club Italiano già nel 2019 il 67% dei turisti ha preferito trekking ed escursioni ad altri tipi di esperienze, per le loro vacanze. Questo dimostra una maggiore consapevolezza nei confronti del territorio e dell’ambiente e un crescente interesse nei confronti dell’ecoturismo.
- L'identikit dell'ecoturista
Sempre più turisti optano per vacanze sostenibili nel rispetto della natura e degli animali, complice una maggiore sensibilità nei confronti dell’ambiente. Ma cosa si intende davvero per turismo sostenibile? Secondo una definizione del WWF:
“Un turismo capace di durare nel tempo mantenendo i suoi valori quali-quantitativi. Cioè suscettibile di far coincidere, nel breve e nel lungo periodo, le aspettative dei residenti con quelle dei turisti senza diminuire il livello qualitativo dell’esperienza turistica e senza danneggiare i valori ambientali del territorio interessato dal fenomeno “.
L’ecoturista per essere definito tale deve rispettare alcuni requisiti:
- Scegliere strutture eco-friendly
- Al mare privilegiare spiagge ecosostenibili
- Lasciare i luoghi puliti e rispettare la raccolta differenziata
- Mangiare cibi locali e biologici
- Privilegiare mezzi di trasporto green
- Portare con sé Fido!
- In montagna avere il massimo rispetto per flora e fauna
- Partire alla scoperta di parchi e laghi
- Dimostrare amore e rispetto per la natura e per chi la abita.
- Cosa aspettarci dalle vacanze green
Se la tendenza dell’ecoturismo aumenta, servirà cambiare radicalmente la gestione del territorio e di tutto il settore turistico da parte di enti territoriali e regionali.
Anche se qualcosa si sta già muovendo. Molte regioni hanno già deciso infatti di promuovere il proprio territorio, valorizzandone le peculiarità e sottolineando tanto i paesaggi quanto i prelibati prodotti enogastronomici.
Per esempio in Val Serina, i Comuni hanno creato una rete per valorizzare oltre 200 km di sentieri ciclopedonali. Ancora, un accordo tra 36 Comuni dell’Emilia-Romagna e della Toscana porterà alla creazione di un percorso interregionale dedicato agli itinerari culturali e naturali ispirati alla figura, alle opere e ai viaggi di Dante Alighieri.
Il maggior fermento a livello regionale e locale riguarda poi le iniziative per realizzare nuovi itinerari di cammino o promuovere quelli già esistenti. I cammini sono infatti una delle esperienze maggiormente richieste e portano molti turisti in zone rurali, montane, e nei borghi.
Il turismo diventa quindi ecoturismo. La vacanza a basso impatto ambientale si vive lentamente e lo sguardo è rivolto soprattutto alla natura, oltre che alla nostra storia e alla nostra cultura, lontano dalla routine della città dove viviamo la nostra quotidianità.