Quest’anno il cammino Walk for Parkinson sarà a Montalto Dora e ad Ivrea. Immagina un castello medievale incantevole del XII secolo, pensa poi danzare all’interno nei fantastici saloni una pratica di Dance Well per poi osservare le bellissime terre ballerine del Comune di Montalto Dora. C’è ancora un lago, anzi ci sono cinque Laghi e una Ristotrattoria con cene e pranzi squisiti!
Da sole le terapie non bastano: è questo il messaggio lanciato dall’Associazione Italiana Giovani Parkinsoniani.
È diventato uno slogan, perché oltre alle cure, c’è molto di più. Il desiderio di stare insieme, di combattere insieme, di camminare insieme.
Ed è proprio l’attività fisica al centro di una bellissima iniziativa nata ormai cinque anni fa: si tratta di “Walk for Parkinson’s”, un cammino giunto alla quinta edizione e che coinvolge anche il Presidio Sanitario San Camillo Torino.
Dopo aver toccato le terre di Lombardia, Valle d’Aosta e Liguria, quest’anno saranno in Piemonte tra laghi, cieli azzurri ed un castello da fiaba.
Cinque i chilometri che l’11 ottobre Massimiliano Iachini, vice-presidente di Aigp e organizzatore dell’evento, insieme a tutti i suoi compagni di viaggio percorreranno immersi nella natura.
Iachini, da dove nasce questa idea?
Siamo mossi dallo stare insieme e dal fare movimento: le due principali prerogative per chi è malato di Parkinson. Tanti, quando viene diagnosticata la malattia, provano il desiderio di chiudersi in casa e non vedere più nessuno, ma bisogna fare esattamente il contrario. È per questo che siamo animati dall’articolo 13 dei Diritti Umani:
anche noi abbiamo il diritto di muoverci nonostante le difficoltà.
Che cosa prevede la quinta Walk for Parkinson’s?
Quest’anno siamo in Piemonte, dopo aver organizzato le prime quattro tappe tra Lombardia, Valle d’Aosta e Liguria. Lo abbiamo fatto per provare a riscoprire ambienti naturali piemontesi, tutto nel rispetto delle norme vigenti in materia di salute e sicurezza. Partiremo da Montalto Dora passando per il castello e il lago, cammineremo fianco a fianco con tanti amici, che saranno sia altri pazienti, sia i nostri fisioterapisti. Condivideremo tanti momenti, proprio ciò che dobbiamo fare noi malati di Parkinson. Lo faremo “Spinti dal Respiro”, quello che è un po’ il nostro motto.
Pazienti e medici insieme: qual è il messaggio che volete mandare?
Il malato non bisogna definirlo tale, ma ascoltarlo. Perché io sono il malato e tu il medico, ma siamo entrambi due persone. È un concetto chiave, camminare e stare insieme permetterà di capirlo meglio. E farlo in posti splendidi è un ulteriore stimolo: spesso le strutture hanno un panorama mozzafiato ma siamo costretti a camminare soltanto in una piccola area, l’11 ottobre avremo la possibilità di stare a contatto con la natura.