Contusioni, contratture, stiramenti, strappi: ne sappiamo qualcosa. Spesso li sottovalutiamo o preferiamo tornare in pista invece di terminare la riabilitazione. Fabio Palombella, personal trainer e osteopata ci spiega come è meglio comportarsi di fronte ad un trauma.
- Cos'è il trauma fisico
Quando parliamo di un trauma fisico intendiamo un danno all’organismo dovuto a un incidente come uno scontro, un urto o ad una problematica fisica legata all’overuse di una determinata articolazione come accade nell’infortunio sportivo.
Lesioni quali contusioni, distorsioni a causa di una storta, cadute sono detti traumi fisici diretti, mentre contratture, stiramenti, strappi rientrano nei traumi fisici indiretti.
Il trauma fisico è legato inoltre a fattori esterni come la situazione climatica (caldo, freddo) o ambientale (tipo di terreno), ma anche a fattori interni come carenza di allenamento, affaticamento muscolare e squilibrio tra muscoli agonisti e antagonisti.
Si tratta infatti della risposta del nostro corpo ad un’azione che non è in grado di compiere in un determinato momento, o ad uno scorretto allenamento. Quante volte capita di eseguire esercizi ripetendo dei movimenti sbagliati?
Anni di squat non corretti potrebbero provocare dolori alle ginocchia, usura del menisco e addirittura lesione del legamento crociato. Oltre al giusto approccio all’attività fisica è necessaria una costante attenzione al proprio corpo per evitare un trauma fisico.
- L'iter post-trauma fisico
A meno che non si tratti di un trauma fisico lieve risolvibile con un po’ di ghiaccio sulla parte colpita o medicando la zona in caso di sanguinamento, è bene capire che tipo di trauma abbiamo subìto. Serve innanzitutto un parere medico per raccogliere più dati possibili, avere una corretta diagnosi e quindi il giusto trattamento. In ordine:
- Visita da un medico specialista
- Esami come ecografia, radiografia o risonanza magnetica
- Referto medico
- Diagnosi finale
- Trattamento
Il professionista sceglie quindi se fare l’operazione o procedere con le terapie di guarigione come kinesiterapia, la terapia di movimento o elettromedicale come tecar terapia, ozono terapia e altre.
Spesso si pensa che il trattamento scelto sia sbagliato perché non porta i risultati attesi. È importante capire che, in base al livello del trauma e al tessuto interessato (cartilagineo, osseo o muscolare) tendenzialmente quest’ultimo non riassume la forma pre-trauma, ma si forma un tessuto cicatriziale.
Attenzione, non vuol dire che non torneremo mai più a fare gli squat. Ci riproveremo però solo dopo un’accurata fase di riabilitazione dove avremo rinforzato la parte lesionata.
- La riabilitazione post-trauma fisico
Dopo aver guarito la lesione iniziale bisogna riabilitare la zona colpita dal trauma trattando quel punto con l’obiettivo di riconsolidare, mai di sforzare.
Per questo non possiamo decidere da soli quando riprendere l’attività fisica. Ricominciare a muoverci prima del tempo potrebbe portare la zona colpita a gonfiarsi, o ad uno sforzo al quale non siamo pronti. L’attività fisica e i suoi benefici dovranno attendere la fase riabilitativa.
Sono l’ortopedico o il fisioterapista a supervisionare la riabilitazione e dirci quanto tempo serve al nostro fisico prima di tornare a gestire stimoli importanti. Il lavoro del personal trainer, nella fase di riabilitazione, aiuta il recupero delle normali funzioni motorie.
In casi di trauma infatti preferisco sempre che gli esercizi vengano eseguiti con minore intensità e in maniera lenta, preferendo lavorare sul dolore e sulla sensazione che il movimento provoca al fisico.
Non è importante aver fretta di compiere tutti gli esercizi, è fondamentale anzi avere fiducia e concedere al nostro fisico tutto il tempo necessario per riabilitarsi e rinforzarsi dopo un trauma fisico, solo così potrà tornare a funzionare al meglio.
mi presento...
Mi chiamo Fabio Palombella e sono Personal Trainer e Osteopata. Nasco come judoka fino dai primi anni di età. Ho provato un po' tutti gli sport più comuni e ho continuato la mia vita sportiva come atleta di judo. Innamorato di questo mondo decido di iscrivermi dopo il liceo scientifico alla laurea di Scienze Motorie a Torino per poi concludere la laurea specialistica in Management dello sport nel 2011. Dopo aver vinto una borsa di studio ho conseguito un Master di primo livello presso la S.A.A. di Torino e contemporaneamente ho iniziato gli studi come Osteopata terminati 6 anni dopo. Ho lavorato durante il mio periodo di formazione in tutte le palestre di Torino. Mi sono specializzato nell'ambito della rieducazione al movimento e parallelamente come Osteopata e come insegnante di attività di gruppo. Ogni giorno la passione per il mio lavoro è sempre più forte. Ad oggi il mio motto è: "Abbi buona cura del tuo corpo, è l’unico posto in cui devi vivere" J. Rohn.