Sono giorni in cui vorremmo uscire fuori dalla routine e rilassarci. Il pericolo è però quello di lasciarci andare, di concederci troppo, sotto qualsiasi punto di vista. Come mantenere il giusto controllo, anche con l’alimentazione continuando a godere di questi giorni di festa?
Ci risiamo. Come a marzo, nuovamente verso un periodo di maggiori restrizioni. Questo porterà stress nei tuoi giorni di festa?
È probabile, ma non dimentichiamo che questo momento del calendario non è praticamente mai sereno del tutto: hai un anno in più sulle spalle, carico di risultati e problemi, molti dei quali non preventivati a gennaio, in più c’è la lista dei regali da fare, delle persone da sentire o da vedere (almeno in video), le incombenze da concludere…quella sensazione generica che tutto finisca con il 31 dicembre.
Non è questo l’ambito in cui analizzare tutte le connotazioni psicologiche legate al Natale e alla “fine” di un anno, ma è indubbio che ci siano, che si avvertano e che vadano gestite, anche a tavola.
Eh sì, perché ora sei in un momento di pressione, con a disposizione tradizionalmente i cibi più calorici dell’anno, con un clima esterno che ti spinge sotto una coperta, sul divano, a cercare di autococcolarti e coccolare chi ti sta vicino, tutte ottime scuse per mettere a tacere la forza di volontà ed i buoni propositi.
- Cucinare? Certo che si!
Come muoversi quindi. La prima cosa, molto ovvia, è evitare di acquistare o avere in casa troppe tentazioni: il panettone con la ricetta di moda quest’anno, la scatola di cioccolatini o dolci vari comprata perché la confezione si poteva poi riutilizzare come contenitore, le creazioni invitanti della gastronomia sotto casa per qualche assaggio supplementare.
Sono lì in dispensa, sembrano solo uno sfizio innocuo: ma prova a tenere un diario di cosa mangi per qualche giorno, con che frequenza si infiltrano tra le righe?
Un secondo trucco è lavorare sfruttando tempo e noia a proprio vantaggio: sei a casa e hai voglia di cucinare? Anziché cercare tutti i siti di ricette di pasticceria, prova a cimentarti con le verdure.
Tutte quelle verdure invernali che normalmente finiscono in zuppe e passati, o al massimo cotte al vapore per questioni di fretta nella routine lavorativa giornaliera e per mancanza di idee, possono essere cucinate in maniera sfiziosa, creativa, con accostamenti di gusti diversi.
Questo è il momento giusto per mettersi a sperimentare e scoprire che magari alcune di quelle ricette sono veloci e potranno essere sfruttate anche dopo il ritorno ai ritmi di vita normali, per cambiare un po’ rispetto all’ennesimo passato serale.
Cucinare fa bene per contrastare lo stress, ma in più, come dicevamo parlando del cortisolo, esagerare con gli zuccheri altera la produzione ormonale, portando a caricare proprio su quel versante, mentre le fibre aiutano a tenerlo sotto controllo.
E queste verdure cucinate con profumi diversi, servite esaltandone i colori e gli accostamenti cromatici possono essere servite con pesce, ricco di omega 3, o cereali integrali e legumi, altre ottime fonti di fibra e minerali, oltre a saziare, pacificando anche il cervello.
- Le bibite e l'attenzione al fegato
Per finire, un altro consiglio generale riguarda l’attenzione a ciò che si beve. Stando a casa le occasioni di scegliere tra tipologie di liquidi differenti dall’acqua sono varie: dalla tisana al succo, alla bibita, all’alcolico.
I gradi di incidenza sulla bilancia possono essere ampi: se questi alimenti (perché sono tali) contengono zuccheri e/o alcol possono incidere aumentando il conto calorico di 500-1000 kcal al giorno. Il tutto senza che tu te ne accorga e non essendo neppure sazio in proporzione.
E purtroppo l’alcol non lavora solo sul peso, ma ingaggia il fegato in un superlavoro e può incidere anche sugli stati emotivi: è dimostrato che è in grado di amplificare ansia, paura, solitudine, aggressività, senso di colpa e tristezza.
Quindi nuovamente dieta e stress entrano in contatto, e tutte queste emozioni possono già covare sotto la cenere in questi giorni, non è il caso di “dar loro da mangiare” ulteriormente.
Mi chiamo Lilia Garnero e sono una Biologa nutrizionista. Ho una formazione Biomolecolare con successivo Master in Nutrizione e Dietetica Applicata ed esperienza di oltre diciotto anni in fitoterapia, integrazione nutraceutica e legislazione alimentare. Ho seguito corsi per nutrizionisti Kousmine, e negli anni mi sono specializzata in particolare in aiuto al benessere intestinale ed al Microbiota. Inoltre sono operatrice shiatsu professionale diplomata ed ora sto seguendo un percorso professionale in Biodinamica Craniosacrale. Ed ancora, pratico da anni meditazione nella tradizione di Thich Nhat Hanh, e cerco di portare la pratica della consapevolezza come strumento ulteriore in NuSh. Un continuo lavoro su di me e sulle mie conoscenze, fino ad essere ideatrice del Metodo NuSh® che integra un percorso scientifico nutrizionale in un ambito di riequilibrio energetico.